Come ultima tappa ci aspetta Portovenere. Ad accompagnarci, finalmente, uno spiraglio di sole e subito il paesaggio si modifica completamente.
Cerchiamo un ristorante che ci era stato segnalato ma purtroppo è chiuso per ferie, così, addentrandoci nella via interna, decidiamo di fermarci in un minuscolo bar che propone anche piatti della cucina locale, il Bacicio.
L’inizio non è entusiasmante poiché veniamo fatti accomodare ad un tavolino piccolissimo e molto scomodo, nonostante il resto del locale sia vuoto.
Ordiniamo da bere: mezzo litro di vino della casa e una bottiglia d’acqua e ci viene portato un cestino contenente fette calde di focaccia.
Come antipasto ci lasciamo tentare dalla degustazione di alici: un trittico composto da alici cucinate in modi diversi, con cipolle e olive, con pomodoro e capperi e con olio, limone ed origano. Sono squisite e l’umore si risolleva velocemente.
Per secondo io scelgo i muscoli ripieni: buoni anche se il pane e il formaggio erano preponderanti nel ripieno.
Mio marito ordina la frittura di alici che è a dir poco eccezionale: abbondante, croccante e non unta, un vero piacere per il palato!
Soddisfatti e più che sazi, usciamo nel pomeriggio mite e soleggiato per una passeggiata in questo splendido paese.
Prezzo: 40 euro in due
Rapporto Qualità/Prezzo: Ottimo
Voto: 7½
Note e considerazioni personali: Questo locale si apprezza se si riesce ad andare oltre la prima impressione. La riservatezza della gente del posto può a prima vista, essere scambiata per scortesia, in realtà bastano poche parole e un sorriso per scoprire la gentilezza e la disponibilità liguri.
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