mercoledì 12 gennaio 2011

I segreti del pesce di lago

Da brava lacustre nutro una sana passione per il pesce di lago anche se non è sempre facile trovare ristoranti che lo sappiano cucinare alla perfezione.
 Al Porto” di Moniga del Garda questo problema non sussiste visto che sono più di vent’anni che la bravissima titolare Wanda Perotti emoziona i suoi clienti con i suoi piatti a base di pesce d’acqua dolce.
Il locale gode di una posizione meravigliosa sul lago, nel piccolo e suggestivo porto di Moniga del Garda. L’ambiente è intimo e accogliente, i tavoli sono ben distanziati e la mise en place è essenziale e curata.

Il maitre ci consegna i menù e la lista dei vini e, su nostra richiesta, ci consiglia una bottiglia davvero interessante: Lugana Ca’Lojera.
Arriva il benvenuto della casa: luccio cotto a bassa temperatura con maggiorana su mousse di patate, un piatto delicatissimo e di una morbidezza indescrivibile; viene accompagnato da due crostini caldi e da un’ampollina contenente due fialette di olio di produzione propria.
E' delizioso, con una acidità bassa e una leggera fragranza fruttata.
Il cestino del pane è davvero invitante con sfogliatine, pane nero alle olive, pagnottine alle noci e grissini.

Come antipasto ho scelto il cubo di storione, patate, pomodorini, cipolle di Tropea e basilico: un piatto semplice ma di straordinario effetto, il pesce è tenerissimo, quasi burroso e raggiunge l’equilibrio perfetto di sapore grazie al  pomodoro e alla cipolla.

Per mio marito arriva il mantecato di cavedano all’erba cipollina con polenta grezza bio: bella la presentazione a forma di torre con uno strato di polenta e uno di pesce. Il cavedano, pesce non facile da cucinare, è davvero ottimo e non  perde tono con la mantecatura e la polenta grezza crea un gradevole contrasto croccante.


Per il secondo ci siamo votati entrambi alla tinca al forno ripiena con brunoise di verdure.
Quando arriva il piatto sembra di trovarsi dinnanzi ad un leggero e gustoso arrosto di vitello. La consistenza è delicata ma al primo boccone si sprigiona tutto il sapore del lago. Chiudiamo gli occhi estasiati e ci gustiamo questa bontà fino all’ultimo boccone.
Devo ammettere che ho assaggiato la tinca in diversi posti e nonostante ne apprezzi il gusto l’ho sempre trovata un po’, come dire, di pesante digestione. Dopo aver gustato questo piatto mi sono resa conto che non era il pesce il problema ma la cottura, quindi devo ringraziare Wanda per avermi riappacificato con questo particolare piatto. 

Non ordiniamo il dolce ma ci viene comunque offerta della squisita pasticceria e alla fine, sul tavolo, non restano prigionieri.




Prezzo: 105 euro per due persone
Rapporto Qualità/Prezzo: più che buono
Voto:
Note e considerazioni: Prima di affermare con sicurezza che non gradite il pesce di lago vi consiglio di fare una capatina qui, potreste restare piacevolmente sorpresi. 


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