mercoledì 2 marzo 2011

Quando la concretezza non è un difetto

Nonostante abbia spostato la sua ubicazione da Manerba a Bedizzole, il ristorante Ortica non tradisce le aspettative dei suoi affezionati clienti. In questa nuova Ortica troviamo meno innovazione e più voglia di guardare ai piatti della tradizione e alla concretezza della buona cucina ma il risultato resta notevole.
L’ambiente è accogliente e arredato con gusto; appena entrati ci si trova in una luminosa sala che si affaccia sulla cucina mediante una finestra strategica posizionata su un muro di mattoni a vista. Ci accomodiamo nella saletta laterale: più piccola ma ugualmente graziosa.
La mise en place è elegante e non banale con bei piatti dipinti e bicchieri colorati.
Ci viene subito portato il benvenuto della casa: cubetti di salmone con aneto, molto gradevoli e leggeri, il tutto accompagnato da una fresca bollicina.
Interessante la carta dei vini che mantiene un occhio di riguardo per i prodotti del territorio. Ordiniamo un Sauvignon del 2008 di Colutta, profumato, di buona struttura e persistenza aromatica.

Secondo benvenuto: gambero in crosta kataifi e salsa alle noci. Il gambero avvolto nel nido di pasta è delizioso e la salsa alle noci è delicata e non invadente.
Arriva anche il pane che è vario e squisito, peccato solo per il cestino in cui viene proposto che sarebbe più adatto ad una trattoria anziché ad un ristorante stellato.


Antipasti!  
Per me cappesante in salsa d’ostrica con pomodoro candito: eccezionali sia come consistenza che come sapore, ottima anche la salsa che le accompagna.


Crudo di mare per mio marito: uno spettacolo per gli occhi e per il palato, il pesce è di grande qualità e si scioglie in bocca come burro.




Come secondo abbiamo scelto entrambi il guazzetto di scamponi in salsa piccante e pane tostato: arriva in tavola in una grande padella e solo il profumo fa venire l’acquolina in bocca. Ottimi gli scampi e irresistibile il sugo che ci “costringe” a numerosi naufragi di pane. Alla fine siamo costretti ad alzare bandiera bianca e a lasciare due o tre cucchiaiate di sugo sul fondo della padella.


Non ordiniamo il dessert ma quando ci viene portata una deliziosa panna cotta all’amarena facciamo un ulteriore sforzo e affondiamo il cucchiaino e, già che ci siamo, assaggiamo qualche prelibato dolcetto della piccola pasticceria.

Prezzo: 138,50 euro in due
Rapporto Qualità/Prezzo: Buono
Voto: 9